Sensi Arti Visive
- Area tematica: Sensi Arti Visive
- Regione: Calabria
I luoghi del mito. Magna Graecia e Arte Contemporanea - Calabria
Rigenerazione della forma e della lingua: Jannis Kounellis.
La storia e il presente
Sibari - Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide
Cosenza - Galleria Nazionale di Palazzo Arnone
30 settembre - 30 dicembre 2007
- Descrizione
L’archeologia è per la Calabria una risorsa di indiscussa centralità , sia sul piano culturale sia per l’attrattiva turistica dei siti archeologici. Obiettivo del progetto è trovare un punto di incontro tra l’antico e il contemporaneo, collegando i temi e i luoghi antichi con i linguaggi della contemporaneità. Il progetto si articola in eventi espositivi, finalizzati alla valorizzazione di realtà museali e di siti archeologici regionali. Questi musei, già ricchi di segni della storia, hanno l’opportunità di un rilancio e di un’attualizzazione.
Un tocco leggero come le ali… 2007,
è la denominazione di una presenza inestinguibile dell’opera unica di Jannis Kounellis che trova spazio nelle sale del Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide a Sibari. Una visita agli ambienti del museo ha consentito a Kounellis la diretta visione di numerose
opere in bronzo, in terracotta, in oro, databili dal VII secolo a.C. fino all’epoca romana. Le sale modulari del Museo, che conservano i preziosi reperti di tale importante periodo storico della cultura e dell’arte esistenti in questo centro della Magna Grecia, racchiudono altresì lo straordinario paesaggio circostante di pianure, alberi e profi li di terre, che irrompe negli spazi attraverso le grandi vetrate perimetrali.
Con Mattia Preti, 2007
l'opera di Kounellis installata presso la Galleria Nazionale di i Palazzo Arnone a Cosenza evoca il senso della tensione ininterrotta con la grande pittura del Preti. A partire da alcuni precedenti episodi espositivi avvenuti nel tempo - a Valmontone (2001) e a Roma (2007), Kounellis ha scelto di affiancare, in entrambe le circostanze, le proprie opere a quelle del Maestro di Taverna, Mattia Preti, in un dialogo tutt'altro che casuale, al contrario, motivato dall'interesse più volte manifestato da Kounellis per la pittura caravaggesca e più in generale per i cruciali sviluppi ideologici della pittura controriformista.
Il progetto per il Palazzo Arnone di Cosenza prende ugualmente avvio dalle opere di Mattia Preti già presenti in esso. A fronte di dipinti capaci di suscitare forte pathos come Ercole libera Prometeo o Ercole libera Teseo (databili 1655-60), ma anche del San Sebastiano (databile 1655-60) e altri, Kounellis ha concepito un vasto insieme plastico - poggiato su una struttura identificabile con la lettera alfabetica K - con il quale egli dialoga con l'opera pretiana, non senza un diretto coinvolgimento spaziale e allestitivo delle grandi tele con volumi e iconografie appartenenti al proprio repertorio formale.